A Milano fino al XIX secolo era una disposizione edilizia molto rispettata...
Era un vincolo che imponeva a tutti gli edifici a nord dei bastioni di Porta Venezia di non superare l'altezza di 2-3 piani, per permettere di ammirare il suggestivo panorama offerto dalle Prealpi lombarde.
Oltre che a far svettare unica sovrana su tutto, solo lei, la Madonnina. Nessuno poteva costruire più in alto.
Il primo palazzo che infranse questo "sacro" vincolo, fu palazzo Luraschi, così chiamato dal nome del suo costruttore. Era un imponente palazzo di 8 piani, costruito nel 1887 sull'area dell'ex Lazzaretto, tuttora presente in corso Buenos Aires n.1 e per la sua costruzione, novità quasi assoluta per l'Italia, fu utilizzato il cemento armato. L'ingegner Luraschi, quasi a scusarsi con i milanesi di aver nascosto il Resegone, una montagna molto cara ai milanesi perchè legata indissolubilmente alle vicende di manzoniana memoria, nel cortile interno sopra le colonne recuperate dal vecchio Lazzaretto, fece mettere 12 busti raffiguranti i più famosi personaggi dei Promessi Sposi.
La stessa tradizione voleva che nessun edificio di Milano potesse essere più alto della Madonnina. Una legge, resa ufficiale negli anni 30, impedì a chiunque di superare i fatidici 108,5 metri per rispetto della Madonnina.
Già la stessa Torre Velasca, sarebbe dovuta essere ancora più alta, ma dato la legge non lo consentiva, si fermó a 106 metri...
Ma siamo in Italia, fatta la legge trovato l'inganno... non appena si cominció a costruire in verticale, ben più in alto della Madonnina, (vedasi Pirellone), per non
"mancare di rispetto" alla vecchia legge, si è deciso di posizionare una Madonnina su tutti i grattacieli di
Milano. Da allora è tradizione.
Tutti gli edifici più alti, sulle cime, hanno una madunina, lo sapevate? ma noi non essendo uccelli non possiamo vederle.
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