Osservatelo bene, perchè non è un glicine qualunque.
Un giorno, prima della pandemia, passeggiando in bicicletta per il quartiere di Morivione (dietro Via Ripamonti), scorgo un gruppo di giapponesi a fotografare entusiasti questo glicine.
Che strano, mi dico, cosa ci fanno qui in periferia a fotografare quest'albero, poi proseguo.
Tempo dopo, passo ancora li davanti, e ancora vedo turisti orientali intenti a fotografare questo glicine.
Mi prometto di scoprire il perchè di tutto questo interesse non appena ne avró l'occasione.
E cosí oggi dopo molto tempo, passo ancora davanti a questo albero , ovviamente ora senza turisti.
C'è una signora anziana sotto quel glicine, che spazza via le foglie. Mi avvicino, e le chiedo se sa perchè diversi vengono a fotografarlo.
La sciura, ben lieta, e con tanto orgoglio, mi racconta in breve la sua storia.
Lei abita qui in questa piccola cascina trasformata in condominio da molti anni.
È una pianta menzionata in alcuni libri giapponesi per appassionati di glicine, e scopro grazie a lei che è uno degli alberi più "importanti" di Milano.
Ebbene, questa "mamma glicine", ha ben (udite udite), circa 715 anni! Un vero record!
Qui, all'ombra di questa pianta, il genio di Leonardo, veniva ad elaborare alcuni progetti per i Navigli.
Il Genio soleva ritirarsi in questo posto tranquillo all'epoca alle porte di Milano per rilassarsi e meditare, proprio da qui, in compagnia di Ludovico Il Moro, avrebbe dato il via al progetto della Conca Fallata del Naviglio Pavese.
Da allora prese il nome di “glicine di Leonardo”.
Il glicine di Leonardo è inoltre uno dei glicini più vecchi d’Italia (se non addirittura il più vecchio), proprio perchè ha più di 700 anni!
E la sciura mi spiega che secondo gli esperti di botanica, le sue radici sono ormai così lunghe da arrivare a misurare circa 2 chilometri.
Il glicine si trova al numero 2 di via Verro. All'interno di un cortiletto aperto.
Incredibile come, gruppi di turisti siano a conoscenza di tutto ció, ed io che ci vivo, come spesso accade, ne ignoravo l'esistenza.
Il glicine di Leonardo non è incluso negli itinerari turistici più classici e in pochi milanesi , autentici, acquisiti o che abitano nel quartiere, sanno della sua esistenza.
È proprio vero, che le cose più segrete hanno un fascino diverso, unico.
Speciale.
Lo osservo in silenzio, e penso "se potesse parlarmi, quante me ne raccconterebbe, diavolo, ha visto il grande Leo ".
La sciura mi saluta con un sorriso fiero (e vorrei ben vedere visto la sua veranda è ricoperta da questa potenza della natura), continuando a pulire il suo cortiletto, all'ombra di mamma glicine.
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