Fra queste mura è nascosto un segreto, uno dei più importanti primati della nostra città, anzi, uno dei più importanti primati d'Italia, che non tutti conoscono: la Hollywood milanese.
Ma dobbiamo fare un salto nel tempo, quando qui nacque la prima casa di produzione cinematografica italiana; ben prima di Roma
(1937) e anzi a dire il vero anche ben prima di Hollywood.
Siamo nel 1907 quando un fotografo di nome Luca Comerio fonda una piccola casa di produzione che nel 1908 si chiamerà "Milano Films", allora una realtà simile era pressochè una novità assoluta, inizialmente con dei piccoli teatri di posa cinematografici in via Farini.
Nel 1911 dopo qualche pellicola muta di discreto successo la compagnia del Comerio si ingrandisce, e acquisisce alcuni capannoni nella zona nord di Milano, alla Bovisa.
E proprio in quell'anno venne realizzata la pellicola "l'Inferno", una pellicola di genere horror-fantastico di grande successo che attirerà l'attenzione del mondo intero su Milano (potete trovarla oggi su Youtube): fu quello che oggi definiremmo un vero colossal, la pellicola rappresentava il primo cantico della Divina Commedia, e fu il primo film italiano a creare una sorta di effetti speciali con l'ingegnosa tecnica della sovrapposizione di immagini (rappresentando ad esempio Lucifero con 3 teste).
La pellicola attiró l'attenzione di migliaia di persone, "che diavoleria sono immagini che si susseguono su di un telo?" (all'epoca "lo schermo" erano dei teloni su cui venivano proiettate le immagini).
Immaginatevi che cosa rivoluzionaria era.
Anni dopo un tale Zelilian, benestante fiducioso di queste buone pellicole finanzia e distribuisce per la "Milano Films" una serie dal nome "Armenia".
Il volume di affari diventa importante ormai su Milano, per cui, nel 1917, Zelilian fonda la sua propria casa di produzione vera e propria, la "Armenia Films", studios che videro il debutto anche di un allora sconosciuto Luchino Visconti, ma il dopoguerra porta un quadro di decadimento progressivo della cinematografia italiana che non aiuta di certo lo stabilimento, col suo nome che compare sempre meno sulle produzioni. Fino al fallimento.
Gli stabilimenti furono abbattuti definitivamente all'inizio degli anni 40.
L'industria cinematografica si sviluppó in seguito a Roma, con Cinecittà, il resto è storia.
In un quartiere che era abituato al viavai di grandi star del cinema di quegli anni, file di casting per figuranti, sceneggiatori, addetti ai lavori, oggi invece rimangono solo queste mura di cinta, a ricordare il glorioso passato e un primato ormai dimenticato.
Oggi esistono solo le mura di cinta, e laddove c'erano i capannoni cinematografici oggi c'è un giardino, a ricordare una Milano pioniera anche nell'industria cinematografica.
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