Passeggiando di fretta, spesso non ci si accorge di veri e propri gioielli storici che la città custodisce quasi gelosamente, di nascosto.
Uno di questi è proprio la basilica di Sant’Eufemia, sorta negli anni 472-475.
La basilica è dotata di una notevole acustica, tanto è vero che, negli anni Cinquanta, è stata fortemente richiesta e adoperata come studio di registrazione dalla soprano più grande di tutti i tempi, Maria Callas, per registrare alcune delle opere liriche più famose in tutto il mondo, fra cui La Cavalleria Rusticana.
È proprio in questa chiesa che, nel 1964, Maria Callas, sfogliando le pagine di un quotidiano, scopre durante la registrazione di un'opera, che il suo amato Aristotele Onassis ha manifestato la decisione di lasciarla in favore di Jaqueline Kennedy; la notizia la raggiunge qui a Sant’Eufemia come una scure calata dal cielo e da quel giorno, a causa del doloroso tormento, inizia per la soprano l’inarrestabile declino della sua vita e della sua carriera.
La diva finisce per perdere la sua peculiare intensità vocale e decide di abbandonare Milano per trasferirsi a Parigi, dove morirà a soli 53 anni. Il resto è storia.
Fino alla fine degli anni 80 la basilica viene nuovamente utilizzata da un’altra portentosa voce italiana, la cantante Mina, che qui incide alcuni suoi famosi brani.
A Sant’Eufemia si sono svolti anche illustri funerali, fra cui, nel 2011, quello della cantante Nilla Pizzi.
È facile rimanere abbagliati dai colori di questa chiesa e dalla pace che si respira, nonostante sia situata in pieno centro di Milano.
All’interno della basilica di Sant’Eufemia sono conservate alcune preziose tavole risalenti al primo Cinquecento, tra cui la Pentecoste di Simone Peterzano (1540-1596), che fu il maestro di Caravaggio, oltre a un affresco leonardesco che oggi purtroppo versa in uno stato non ottimale a causa del tempo.
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